Consiglio europeo

Il Consiglio Europeo

Articolo 15 del Trattato sull’Unione Europea

1. Il Consiglio europeo dà all'Unione gli impulsi necessari al suo sviluppo e ne definisce gli orientamenti e le priorità politiche generali. Non esercita funzioni legislative.

2. Il Consiglio europeo è composto dai capi di Stato o di governo degli Stati membri, dal suo presidente e dal presidente della Commissione. L'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza partecipa ai lavori.

3. Il Consiglio europeo si riunisce due volte a semestre su convocazione del presidente. Se l'ordine del giorno lo richiede, i membri del Consiglio europeo possono decidere di farsi assistere ciascuno da un ministro e, per quanto riguarda il presidente della Commissione, da un membro della Commissione. Se la situazione lo richiede, il presidente convoca una riunione straordinaria del Consiglio europeo.

4. Il Consiglio europeo si pronuncia per consenso, salvo nei casi in cui i trattati dispongano diversamente. 5. Il Consiglio europeo elegge il presidente a maggioranza qualificata per un mandato di due anni e mezzo, rinnovabile una volta. In caso di impedimento o colpa grave, il Consiglio europeo può porre fine al mandato secondo la medesima procedura.

6. Il presidente del Consiglio europeo: a) presiede e anima i lavori del Consiglio europeo; b) assicura la preparazione e la continuità dei lavori del Consiglio europeo, in cooperazione con il presidente della Commissione e in base ai lavori del Consiglio «Affari generali»; c) si adopera per facilitare la coesione e il consenso in seno al Consiglio europeo; d) presenta al Parlamento europeo una relazione dopo ciascuna delle riunioni del Consiglio europeo. Il presidente del Consiglio europeo assicura, al suo livello e in tale veste, la rappresentanza esterna dell'Unione per le materie relative alla politica estera e di sicurezza comune, fatte salve le attribuzioni dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

Mio commento: il Consiglio europeo è l’organo da cui attualmente ci si aspetta nascono le grandi riforme e impulsi strategici per una visione dell’Europa, anche perché le sue competenze non sono definite nei trattati, a differenza del Consiglio dell’Unione Europea. Il Consiglio europeo è diventato una istituzione con il Trattato di Lisbona del 2009. Rimane forse la più “alta” istituzione europea, composta dai primi ministri degli Stati membri e dai tre principali leader politici europei.

A differenza della Commissione, il Consiglio europeo non è “accountable” verso il Parlamento, sebbene debba presentargli una relazione dopo ogni incontro.

La figura fondamentale, introdotta con il trattato di Lisbona nel 2009, è il presidente a tempo pieno Herman Van Rompuy che assicurerà una importante continuità dal 2009. Nel 2012 il suo mandato di due anni e mezzo è stato rinnovato fino al Novembre 2014. I principali compiti del presidente consistono nel presiedere le riunioni dei capi di Stato o di governo, facilitare la formazione di consenso tra loro e garantire la rappresentanza esterna dell'Unione, ad esempio in consessi come il G8 e il G20.

Attualmente il presidente è il principale artefice del dibattito sul futuro dell’Unione Economica e Monetaria, insieme al presidente della Commissione, dell’eurogruppo e della Banca Centrale Europea. Purtroppo il grande assente su questo tema è il parlamento Europeo che comunque sta provando ad alzare la voce, giustamente. Ne parleremo.