Perché Casa?

Ricordarci perché abbiamo iniziato a lavorare insieme, ci ricorda quale CasaEuropa vogliamo costruire per i nostri figli.

 
Perché Casa Europa?
Mio commento: Ci tengo anche a chiarire perché uso coscientemente  il termine Casa. Questa è per certi aspetti una realtà per altri una visione del futuro dell’Europa.
Ci sono persone o paesi che pensano all’Europa come ad un condominio, spesso rissoso per scaricare le colpe sul vicino. Nessuno si è scelto l’altro e ci si trova costretti a condividere alcune parti comuni e a  decidere per le stesse. A volte, contro voglia e senza fiducia reciproca, soprattutto quando le cose vanno male. Nessun impegno di solidarietà, si partecipa solo se non se ne può fare a meno… sempre meglio di un albergo dove ognuno fa per sé e non si conoscono neanche gli altri.
Ci sono persone o paesi, anche europeisti,  che pensano all’Europa come ad un clubdove si entra o esce a seconda delle convenienze. Si può decidere chi far entrare e anche chi espellere. Si scelgono le feste e i membri che si preferiscono. Pochi impegni di solidarietà, molti legati ad intrecci di interessi, spesso di breve termine.
La mia visione di Europa è come una casa, perfettibile , in costruzione continua, con i piani e le stanze a volte da rifare ma sempre una casa, che accoglie i membri della famiglia. Una famiglia di cittadini e di stati dove la solidarietà e la responsabilità vanno di pari passo. Una casa aperta e attenta a chi ha più bisogno, in casa e fuori.
La casa è una visione ideale? Non credo, entrambe le visioni di condominio e club non hanno lunga vita e sono destinate ad implodere in caso di certe crisi, soprattutto se l’Unione non si è consolidata a sufficienza. Sono il frutto di scelte di breve termine e con interessi di parte, certamente non quelli della prossima generazione. L’unica realista è la visione della Casa, o detta alla Spinelli, Comunità di destino, quella sostenibile nel tempo e al di là degli interessi di parte.