Dibattito e proposte

Il tema della disoccupazione giovanile, della cittadinanza europea e del ruolo che i giovani possono avere in Europa, durante quest’anno europeo dei cittadini, sono di crescente attualità. L’Iniziativa dei Cittadini Europei per sostenere “un’educazione europea di qualità elevata per tutti” è stata e può essere fino alla scadenza di Ottobre 2013, una straordinaria opportunità per incontrare tantissimi giovani per presentargli un idea diversa di Europa, mettendo al centro loro e la prossima generazione.
 
Questa pagina intende offrire, per libera circolazione, materiale per favorire la discussione con gli stakeholders sul tema dell’educazione ed istruzione, in Europa ed in Italia, al fine di suggerire da dove bisogna ripartire per costruire la CasaEuropa: una comunità di destino dove i giovani possano sempre più cogliere le opportunità per studiare, formarsi, lavorare e soprattutto sentirsi cittadini europei.

Le competenze e il finanziamento dell'educazione nel confronto internazionaleDiscussion paper6 (9 pag.) 7 Aprile 2015

Le competenze "prevalenti" che si possono apprendere nei diversi licei (escluso CLIL che aumenta focus su competenze). Framework concettuale 4 Marzo 2015

Educational Games to learn, train and value competences, Discussion paper5 (9 pag.) 18 Febbraio 2015

La scuola e il sogno di una Europa come casa comune
 
Iniziativa VALeT Valutazione Trasparente. Piattaforma per un'educazione di qualità per tutti. Presentazione
 
Scuol@europa 17, Una valutazione che ci avvicini all'Europa: la proposta di Un'APP INVALSI,  FENICE, Federazione Nazionale Insegnanti, centro iniziativa per l'Europa, articolo di Marco Lagana' marzo 2014

Una nuova Europa, domande e risposte sul vecchio continente, con intervista a Marco Lagana', ed. Carlo Mazzanti Febbraio 2014

Un'APP INVALSI, Discussion paper4 (4 pag.) 7 Febbraio 2014
 
Analisi costi e benefici per una valutazione trasparente, Discussion Paper3, 20 Gennaio 2014
 
Linee di indirizzo e strategie di sviluppo per l'INVALSI, elaborato 7 gennaio 2014

Un'educazione europea di qualita' elevata per migliorare le competenze per vivere e lavorare.
Discussion Paper2 7 pagine, 15000 caratteri, 1Mb Novembre 2013
 
Un'educazione europea di qualita' elevata per tutti.
Discussion Paper 12 pagine, 30000 caratteri, 468kb Luglio 2013
Pubblicato anche da: intervita, CDE Bocconi)

Articolo 7 pagine, 20000 caratteri 241kb - 
Pubblicato anche da A.GE articolo pag 18-19
 
Memo 3 pagine, 10000 caratteri 136kb
 
Articolo 3 pagine, sito proposte nuovo welfare

Scheda 1 pagina, 3000 caratteri 85kb


altra Bibliografia e Indicatori per l'evidenza empirica.

Grazie a chi ha partecipato alla MEET Competition

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Indicatori

Indicatori (inclusi i benchmark di Lisbona 2020)
Media UE Italia Obiettivi UE # IT in UE
Scarsa competenza in lettura (15 anni): % di 15enni che hanno livello 1 (o meno) nella scala di lettura (PISA 2009) 20% 21% 15% 16°
Scarsa competenza in matematica (15 anni): % di 15enni che hanno livello 1 (o meno) nella scala di lettura (PISA 2009) 22% 25% 15% 21°
Scarsa competenza in scienze (15 anni): % di 15enni che hanno livello 1 (o meno) nella scala di lettura (PISA 2009) 18% 21% 15% 22°
Abbandoni precoci: % di 18-24enni con solo licenza di I grado (o meno) e che non frequentano percorsi di istruzione/formazione (Eurostat 2012) 13% 18% 10% 24°
Completamento secondaria superiore: % 20-24enni in possesso del diploma (Eurostat 2009) 79% 76% 85%  
Livello alto di istruzione della popolazione: % di laureati nella fascia di attività lavorativa (30-34 anni), 2012 36% 22% 40% 27°
Partecipazione degli adulti in lifelong learning: % di popolazione adulta (25-64 anni) che ha partecipato a corsi di almeno quattro settimane (Eurostat 2012) ca 9% ca 7% 15% 19°
Insegnanti scuole secondarie sotto i 39 anni % (Eurostat, 2009)   11%   27°
employability: % di diplomati che lavorano nel loro campo di studio (20-34, 2012) ca 69% ca 47% 82% 26°
employability: % di laureati che lavorano nel loro campo di studio (20-34, 2012) ca 82% ca 54%   26°
tasso di occupazione giovanile - tutti i livelli istruzione (20-34, 2012) 76% 54%   26°
tasso di occupazione giovanile - con diploma secondaria superiore (20-34, 2012) 69% 46%   26°
tasso di occupazione giovanile - con laurea (20-34, 2012) 82% 64%   26°
mesi per trovare lavoro con diploma secondaria superiore (2009, ex. Germania) 7.4 10.5   23°
mesi per trovare lavoro con laurea  (2009, ex-Germania) 5.1 9.8   24°
Source: OCSE, EU Commission, Eurostat-Eurydice (2013), elaborazioni di Marco Laganà

Rivoluzione PA

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. risposta alla consultazione pubblica 
18 maggio 2014

Gent.mo Primo Ministro Renzi
Gent.ma Ministro Madia,
Innanzitutto grazie di avere offerto l'opportunità di questa consultazione, che si inserisce nel solco della better regulation tipica del processo legislativo europeo. La better regulation è caratterizzata in genere da maggior efficienza ed efficacia di quella nazionale, compresa la tempistica delle decisioni, la trasparenza dei contributi e il fatto che tutti i portatori di interessi sono invitati a partecipare a consultazioni pubbliche per condividere le loro competenze ed esperienze.
Per ragioni di incisività, vorrei concentrarmi sul punto 12 per la valutazione, in qualche modo collegato al 37 sulla profilatura di ogni cittadino e al 38 sulla trasparenza, ed infine proporrel'aggiunta di un punto: quello di dare tempi massimi certi ogni qualvolta la P.A. abbia l’obbligo di fornire un’autorizzazione vincolante, superati i quali la richiesta del cittadino /della persona giuridica dovrebbe ritenersi accettata, salvo circostanze limitate e da definire in modo preciso e trasparente a priori.
Sul tema della Valutazione Trasparente, c’è piena consapevolezza che sia un tema difficile e che richieda una buona dose di lungimiranza e determinazione. Queste non ci mancano, avendo figli piccoli e avendo chiaro che il nostro impegno e' principalmente per loro e i loro coetanei.
Riguardo la valutazione trasparente, è cruciale condividere un principio guida: come per la scuola l'attenzione principale dovrebbe essere rivolta agli studenti, così per la P.A. la centralità dovrebbe essere riconosciuta ai cittadini che ricevono un servizio di pubblica utilità.
Al riguardo non pare avere una giustificazione oggettiva il fatto che la valutazione sia fatta in funzione dell’andamento dell’economia, a meno che non si tratti della valutazione di chi ha il potere, la responsabilità e gli strumenti per incidere su di essa (primo ministro, e ministri competenti). La valutazione deve essere effettuata in base al perseguimento di risultati chiari, realistici, misurabili che un gruppo (nella P.A. meglio che venga valutato un gruppo che fornisce un servizio rispetto a un singolo, a meno che non abbia responsabilità dirigenziali) può effettivamente perseguire, nel lasso di tempo per cui viene valutata. Un hyperlink per riferimento su dove partire. 
Quale dovrebbe essere l’indicatore più importante? Accanto ad altri indicatori che varieranno in funzione del servizio offerto ai cittadini (e.g. i tempi di erogazione di un servizio, grado di efficienza dello stesso in funzione delle risorse utilizzate etc.), l’analisi della soddisfazione dei cittadini dovrebbe diventare il criterio guida principale, per qualsiasi servizio reso, e a maggior ragione in convenzione con il settore pubblico o sovvenzione con risorse pubbliche. Si tratta di introdurre nella pratica italiana il concetto di accountability.
 
La profilatura prevista al punto 37, e l’uso di strumenti quali ad esempio una APP PA, può essere di aiuto per sondare sistematicamente l’opinione del cittadino ogni volta che ha ricevuto un servizio. E’ fondamentale che la verifica dell’opinione del cittadino sia fatta in modo sistematicoe che i risultati siano trasparenti (non rispetto al singolo dipendente pubblico bensì rispetto al singolo servizio pubblico offerto). Come perimetro, dovrebbe riguardare non solo gli enti pubblici ma anche gli enti convenzionati/sovvenzionati da enti/fondi pubblici; non solo il livello di amministrazione centrale ma anche locale. Potenzialmente ogni settore del welfare dovrebbe essere coinvolto dall’attuazione di questo principio.
 
Un database centrale, magari da prevedere nel punto 38, è precondizione per una efficace implementazione del principio (con singolo punto di accesso con sito e APP PA) che consenta una trasparente, facile accessibilità e comparabilità dei risultati conseguiti. Il confronto dovrà essere tra i diversi fornitori del servizio pubblico, con filtri per tipo di servizio e per zone geografiche, ma anche per monitorare l’evoluzione storica relativa al singolo servizio reso ai cittadini.
 
L’obiettivo finale è creare le condizioni per migliorare l’offerta del servizio ai cittadini ed identificare aree di miglioramento in modo tempestivo, senza nessun costo aggiuntivo per le finanze, ma al contrario una riduzione dovuta al fatto che la valutazione della qualità consentirà tra l'altro la valorizzazione dei servizi riconosciuti dai cittadini come effettivamente di qualità e di pubblica utilità.
 
Un esempio concreto dell’applicazione di questo principio riguarda la valutazione delle singole scuole per promuovere un'educazione di qualità, senza costi aggiuntivi per la finanza pubblica utilizzando strumenti moderni e facendo leva sull’istituto INVALSI.  Mi permetto di invitarvi ad un’attenta lettura dei documenti di cui vi mando gli hyperlinks:
1)     Alcuni suggerimenti per le strategie di sviluppo per l’INVALSI
2)     Suggerimenti per una APP INVALSI
3)      Iniziativa VALeT per una Valutazione Trasparente Presentazione
 
 
Grazie e buon lavoro
Marco Laganà