Quale europa?
L’Europa che esce dalle urne è più forte di come alcuni euroscettici speravano. Grazie anche all’Italia il cammino verso gli Stati Uniti d’Europa non si ferma. È importante, però, che il nuovo Parlamento europeo s’impegni per un percorso di riforme che dia prosperità e prospettive ai giovani cittadini europei, con un rinnovato slancio costituente.
Nel breve termine, accanto a una solida politica fiscale e alla stabilità finanziaria, l’attenzione si sta giustamente spostando anche sulla politica di crescita equilibrata. Questo è stato colto con favore dalla comunità economica e finanziaria che, al momento, vede deboli la ripresa economica e le prospettive occupazionali per i giovani.
Nel medio termine, complice la posizione frammentata degli euroscettici e quella incerta del Consiglio europeo, il Parlamento europeo dovrà assumersi la responsabilità di promuovere la riforma dei trattati dell’Unione europea e del suo assetto istituzionale. Questo dovrebbe permettere, in particolare per i paesi dell’area dell’Euro, un salto di qualità nel percorso d’integrazione europea, così da diventare più competitivi ma, soprattutto, capaci di affrontare meglio le prossime crisi e sfide globali. Ciò sarà possibile se l’Europa agirà in modo più responsabile e solidale